GLI INFISSI NELLA CASA SENZA GAS

Infissi casa senza gas

Sommario:

INTRODUZIONE

Una delle strategie fondamentali per realizzare una casa senza gas (soprattutto in italia) è l’isolamento termico. Ne parlo approfonditamente nello speciale “Il metodo CSGT e i cinque pilastri della casa senza gas”(scaricabile dalla pagina che ti ho linkato).
Realizzare un buon isolamento dell’involucro, sinteticamente serve per evitare di avere carichi termici eccessivi. Carichi termici termici troppo elevati portano :
1. a dover installare pompe di calore ad alta potenza,
2. essere costretti a realizzare l’impianto elettrico trifase.

PERCHE’ GLI INFISSI SONO IMPORTANTI NELLA CASA SENZA GAS

Per iniziare, l’involucro edilizio è costituito da componenti opachi (muri, solai) e componenti/partizioni trasparenti (finestre, portefinestre, lucernari), l’isolamento dovrebbe essere considerato su entrambe.
Nella superficie disperdente della casa senza gas, la parte dedicata agli infissi non è tralasciare perché rappresenta mediamente il 4-6% dell’involucro (vedi l’articolo sull’S/V), ma è responsabile del 20-25% delle dispersioni termiche.

I COMPONENTI DELL’INFISSO

Continuando e scendendo nel dettaglio, gli infissi sono costituiti da due parti: vetro e telaio.
Il vetro può essere singolo, doppio o triplo. Vale dire con due lastre ed interposta una camera con gas o con tre lastre ed interposte due camere. Il gas contenuto all’interno delle camere aiuta ad isolare meglio diminuendo la trasmittanza. In genere come gas si utilizza : Aria , Argon o Kripton.

Il telaio può essere realizzato in acciaio, alluminio, in legno o in pvc. Vista l’alta conducibilità dei metalli sarebbe materiali da evitare (a meno che non siano supportati dalla tecnologia del taglio termico ) privilegiando il legno o il pvc (a camere).

La trasmittanza dell’infisso è data dalla trasmittanza media pesata sulle superfici dei vetri, dei telai e distanziatori di connessione tra i due elementi. Il Decreto Requisiti (DM6 agosto 2020) ci indica la trasmittanza massima da rispettare sia per gli edifici nuovi che per le sostituzioni (diviso per zona climatica)

L’ISOLAMENTO DELLE PARETI E DEGLI INFISSI, RIFLESSIONI PER LA CASA SENZA GAS

Se però confrontiamo la trasmittanza massima consentita (allegato E Decreto citato) per le pareti con quella consentita per gli infissi scopriamo che per gli infissi la dispersione termica ammessa è 4-6 volte quella delle murature.

Perchè?
Semplice: perché l’attuali tecnologie della componenti opache non consente di avere dispersioni simili alla parte opaca a meno che non si ricorra a soluzioni non compatibili sotto il profilo costi-benefici.
Perchè allora si inseriscono le finestre negli edifici? Per varie ragioni:

  1. perché ci permettono di relazionarci con il modo esterno;
  2. perchè aprendole permettono la ventilazione e l’allontamento dell’aria esausta;
  3. perchè permettono l’ingresso dell’illuminazione naturale;
  4. perché consentono di avere apporti di calore gratuiti dovuti all’irraggiamento solare.

IL PUNTO DEBOLE: LA CONNESSIONE TRA I DUE SISTEMI

Se si guarda alla prestazione termica, gli infissi  negli ultimi 30-40 hanno fatto passi da gigante.
Quando ero piccolo mi ricordo bene che si installavano vetri singoli e in molti casi si utilizzava telai in ferro.

Con conseguenze disastrose in inverno con tanta di quella condensa alle finestre da fare in modo che alla fine gli infissi goggiolassero.

condensa infissi

 

Calcolando la trasmittanza questo tipo di infissi poteva avere valori intorno 5-6 W/mqK; una finestra di  questo tipo 1,2×2 mt in zona D, a Firenze avrebbe portato a dispersioni in fondo alla stagione di riscaldamento di 26208 Wh, in soldoni circa 26 mc di metano …buttati dalla finestra!

Oggi che possiamo montare infissi da 1-1,2 W/mqK per lo stesso vano finestra,con perdite per trasmissione equivalenti a circa 5 mc di gas …. il risparmio di circa 20-21 mc di metano e circa 40kg di CO2 non emessa in atmosfera per ogni finestra…

Allora possiamo stare tranquilli…sostituendo le finestre sarà tutto risolto…e non avremo più problemi? No purtroppo non è cosi semplice. Le murature disperdono poco grazie all’isolamento a cappotto, gli infissi sono molto più performanti; il punto debole però rimane la connessione tra i due sistemi : il ponte termico che si crea tra la parete e l’infisso.

IL PONTE TERMICO GENERATO NELLA CONNESSIONE

Non progettando questa connessione o non installando in maniera corretta sia corre il rischio di vanificare tutto ciò che abbiamo fatto tentanto di fare, ponendo l’attenzione all’isolamento termico.

Per procedere in maniera corretta su entrambi i fronti la norma UNI 11673: “Posa in opera di serramenti – Parte 1: Requisiti e criteri di verifica della progettazione

La guida proposta dalla Ambrosi Partner, (elaborata da Posa Clima, leader italiano nel settore della corretta posa ), per avere valori accettabili di dispersioni e non aver problemi di condense, consiglia rimanere sotto i 0,2 W/mK.

infissi casa senza gas ponte termico

LE SOLUZIONI PROGETTUALI

In fase di progettazione va deciso il tipo di parete da realizzare, il tipo d’infissi da proporre per la casa senza gas. Va poi studiato la connessione in modo da poter realizzare l’installazione con il ponte termico ridotto al minimo sia per limitare le dispersioni sia per scongiurare il rischio di condensa e di muffa proprio in questa zona delicata.

Per farlo in maniera corretta il termotecnico [il progettista energetico n.d.r.] dovrebbe fa ricorso ad un software di calcolo ad elementi finiti (tipo THERM o similare)
Regole base per attenuare il ponte termico sono:

  1. prediligere la posa “in battuta” ed evitare la posa “in luce”;
  2. in presenza di cappotto, l’isolante deve essere risvoltato fino al contatto con l’infisso;
  3. Il controtelaio dovrebbe essere in materiale non conduttivo;
  4. Deve essere curata la sigillatura sia del giunto primario che del giunto secondario
  5. Deve essere presente una discontinuità tra la soglia interna ed esterna (“taglio termico”)
infissi nella casa senza gas: il guinto primario e secondario
infissi nella casa senza gas: il guinto primario e secondario

 

Vuoi sostituire gli infissi ed hai dei dubbi che l’installatore a cui ti sei rivolto non faccia una posa corretta? Rivolgiti a noi di Casa Senza Gas Toscana per una consulenza. Possiamo fare dei controlli preventivi o sul posto una volta installati.

 

LA POSA IN OPERA DEGLI INFISSI

Il serramentista e il tuo installatore devono essere in grado di leggere una tavola di posa prodotta dal progettista (in caso d’intervento di ristrutturazione) o disegnare loro stessi una tavola di posa per spiegare il tipo di installazione che intendono fare (in caso di sostituzione in manutenzione ordinaria senza ricorso ad un progettista geometra, ingegnere o architetto). La tavola di posa è obbligatoria, il cliente dovrebbe esigerla.

Nota di chiarimento: siamo in manutenzione ordinaria, in regime di edilizia libera, senza bisogno di progettista solo se si smontano gli infissi e si si montano con le stesse dimensioni e le stesso tipo di telaio (vedi glossario edilizia )

Per finire, indipendentemente dal sistema scelto, l’infisso deve garantire in opera le medesime prestazioni dichiarate nella DoP (dichiarazione di prestazione) : 

  • tenuta all’aria (classi ad 1 a 4)
  • tenuta all’acqua( classi da 1 a 9 lettere A,B)
  • isolamento termico (trasmittanza)
  • isolamento acustico (Rw, Db)
  • tenuta meccanica (al vento e agli urti).

REGOLE DI BUONA INSTALLAZIONE (PER GARANZIA DI RISULTATO)

Per garantire queste prestazioni l’infisso deve essere installato rispettando la prescrizioni della UNI 11673.Per avere garanzia di risultato l’istallatore dovrebbe avere il patentino EQF3 e il capo squadra dovrebbe avere la qualifica EQF4.

In fase d’installazione per garantire la tenuta meccanica devono essere montati un numero minimo di “turboviti” per la connessione tra il telaio e il controtelaio/muratura. Deve essere fatta poi un
adeguata sigillatura del controtelaio e del traverso inferiore.

Per il controtelaio , spalla e traverso superiore, si sigilla il giunto primario (tra muratura e controtelaio) con schiuma poliuretanica e profili portaintonaco (interno ed esterno) e il giunto secondario con nastri autoespandenti.

Per il traverso inferiore la sigillatura del giunto primario va fatta con schiuma e MS polimero dall’esterno e pellicola dall’interno. Per il giunto secondario del traverso è da utilizzare il nastro Vitoseal (o simile) e il Polimero.

Infine , deve essere sempre realizzata una sigillatura di raccordo tra il controtelaio superiore e il traverso inferiore in modo da garantire la tenuta all’aria.

 

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